Algida l’aria,
scuro il cielo
muta
l’anima ai rami
un sordo grido incessante
nel vento
ho camminato
sulle ossa
nella fredda notte
senza luna
senza voce
ma tu
credici
quando anche la luce
si ritrae dal sangue
il seme
non ha smesso di battere
nella crepa
trema
una foglia futura
…
arriverà
la primavera
senza rumore
senza perdono
come una ferita
che fiorisce
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